Infatti, se dessimo affidamento alle ultime elaborazioni fisico-matematiche, il peggioramento di neve sarebbe di tipo semi-stazionario, lento a esaurirsi e tra comparto balcanino e adriatico/sud si instaurerebbe un cut-off gelido della durata di almeno 4 giorni.
Tra 5 e 10 gennaio le carte propendono per una fase di gelo (tra 6 e 8) e poi di freddo intenso (tra 9 e 10) al Sud e nell'Adriatico. Possiamo già immaginare ed essere sicuri che molti centri abitati subiranno dei gravi danni all'agricoltura, su piante agrumeti in primis, mentre intere frazioni tra collina e montagna rischiano di essere letteralmente sepolte.
Il febbraio 2012 insegna che alcuni eventi con tempo di ritorno decennali hanno causato molti problemi e questo non sarà da meno. Anzi, visto e costatando che l'ondata artico-russo-siberiana potrebbe persistere almeno 4 giorni, c'è il rischio concreto di collasso per molte zone del Sud, tra versante Adriatico e appennino centro-meridionale e siculo.
Autore: Giovanni Micalizzi.
Fonte: Stretto Meteo.