La gestione dei minorenni stranieri che arrivano in Italia senza parenti per legge è di competenza del Comune.
Ma Messina è un caso a sé, visto che nonostante le numerose lettere e telefonate di sollecito tra il Palazzo del Governo e Palazzo Zanca, l'Amministrazione Accorinti non si è mai fatta carico dei tantissimi under 18 arrivati in città e lasciati al PalaNebiolo con gli adulti.
La giustificazione era che non c'erano fondi per accudire questi giovanissimi migranti. A prendersi cura di loro, impedendo qualsiasi promiscuità con gli adulti del centro di prima accoglienza del PalaNebiolo, era il personale della Prefettura.
Una situazione che si è protratta per mesi e mesi fino a quando, visto che Palazzo Zanca si dimostrava sordo ai richiami, il prefetto Stefano Trotta non ha preso in mano la situazione. Ha individuato i locali, quelli dell'ex Ipab di via San Sebastiano, li ha fatti sistemare a tempo di record e poi ha disposto il trasferimento di un centinaio di minori. Adesso questa storia varcherà i confini nazionali e Messina sarà protagonista di una storia di vera e concreta solidarietà.
E giusto per restare in tema di solidarietà e politiche sociali verso i migranti, l'assessore Nino Mantineo, che per mesi e mesi non ha mai voluto, saputo o potuto trovare una soluzione per i minori che da soli avevano rischiato la vita per fuggire da un destino di fame e disperazione e che anche al PalaNebiolo non è che si sia visto tantissimo, stando all'elenco degli invitati inviato in Prefettura ieri sera avrebbe partecipato all'evento #Abbattiamoimuri organizzato dal gruppo Il resto d'Israele RnS e dal Centro Islamico Messinese alla caserma Gasparro di Bisconte.
Qui la Prefettura ha creato un altro centro di prima accoglienza per i migranti che transitano da Messina. La festa di ieri sera, si legge nella pagina facebook del gruppo Il resto d'Israele “ha lo scopo di riunire insieme culture, tradizioni e religioni diverse nel segno della gioia e della condivisione, mettendo avanti sempre ciò che unisce”.
Preghiere interreligiose, musiche e canti per fare festa e per dimostrare che le barriere più difficili da abbattere sono solo l'ignoranza, l'indifferenza e la mancanza di rispetto.