Una condizione di disagio ulteriormente aggravata dai passaggi di qualifica e dalla riduzione di richiami del personale volontario“.
Una situazione che per i sindacati ha determinato “gravissime ripercussione sui lavoratori che vivono in una costante condizione di stress, nessuna garanzia di operatività dei distaccamenti presenti sul territorio e mancanza di risposte adeguate in termini di soccorso alla popolazione”.
A peggiorare le cose anche l‘impossibilità di partecipare ai corsi di formazione, basilari per la sicurezza e crescita professionale degli stessi lavoratori.
Lo scontro si preannuncia infuocato e FP Cgil VF, FNS Cisl, Uil PA, USB, CONFSAL e CONAPO si dichiarano pronti a passare alle maniere forti con azioni di protesta ben più incisive dello stato di agitazione.