I Carabinieri e i medici del 118, giunti immediatamente sul posto in viale della Libertà, non hanno potuto far altro se non constatare il decesso dell'uomo, poi identificato appunto in Gheorghe Chirilà. In attesa dell'autopsia, disposta dalla Procura della Repubblica di Messina, i Carabinieri hanno scavato nel passato dell'uomo. La vittima era un ex muratore che percepiva una piccola pensione. Fino a pochi giorni della morte dormiva nella stazione ferroviaria di Messina e solo da qualche giorno si era spostato nell'ex Standa, convinto dal suo connazionale Curduban.
Quest'ultimo, tuttavia, dopo avergli offerto ospitalità, solo dopo due giorni lo ha rapinato di 600 euro, non esitando a colpirlo più volte con un bastone pur di raggiungere lo scopo. Gli investigatori dell'Arma hanno ricostruito almeno tre giorni di continue e violente percosse da parte di Curduban, forte della sua superiorità fisica e della malattia debilitante di cui soffriva il suo connazionale. Di li a poco Gheorghe Chirilà, che nel frattempo era stato nutrito dalla compagna del suo aggressore, morirà.
Le risultanze investigative e i gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli investigatori dell'Arma nei confronti di Sorin Curduban hanno consentito alla Procura della Repubblica di Messina, che ha coordinato le indagini, di emettere un fermo di indiziato di delitto nei confronti del 48enne romeno, inizialmente ritenuto responsabile di rapina ai danni della vittima. Oggi, grazie agli esiti di ulteriori indagini della Stazione di Messina Principale e alla conferma dell'esame autoptico, è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'omicidio del clochard. Il reo rimane quindi detenuto nel carcere di Messina Gazzi e dovrà rispondere anche di omicidio preterintenzionale e di violenza privata posta in essere per mettere a tacere la propria compagna.