Dalla notizia del rinvenimento del bovino – prosegue Ialacqua – sono pervenute presso il comune di Messina centinaia di e-mail con le quali numerosi cittadini, messinesi e non, manifestavano sentimenti di stupore, rabbia e compassione per quanto accaduto, sollecitando un intervento volto a garantire la sopravvivenza dell'animale, il cui destino si teme sia il mattatoio, destinandolo a strutture adeguate che accolgono animali non da reddito”.
Il messaggio ricorrente in tali e-mail è il seguente: “Dopo il suo gesto disperato di fuga, Scilla non può tornare al proprietario e al suo destino già scritto, il mattatoio: chiedo quindi che venga affidato a un rifugio per animali … in cui possa essere accudito e non sfruttato, lungo tutta la durata naturale della sua esistenza. Ho saputo, inoltre, che l'ASL di Messina ha identificato un luogo in cui il vitello potrebbe essere collocato, evitando la macellazione, ma non ha fornito altre informazioni. Chiedo che venga resa pubblica la destinazione prevista, affinché possa essere valutata nella maggiore trasparenza possibile l'idoneità della struttura in questione nell'interesse del benessere di Scilla”.