Intanto dalla Corte dei Conti di Palermo arrivano altre bacchettate. La delibera arrivata oggi a palazzo Zanca mette con le spalle al muro l'amministrazione Accorinti rispetto alle proprie responsabilità, anche se la valutazione di idoneità rispetto al Consuntivo 2014 è stata rinviata in attesa dell'approvazione del Piano di Riequilibrio, per il quale si attende il parere della Commissione del ministero dell'Interno da oltre un anno e mezzo. “Lascia perplessi la mancata approvazione dello strumento previsionale per tutto il 2015 –si legge. Il Comune riferisce che il documento contabile è stato esitato addirittura solo il 31 marzo (in realtà ci sono state poi altre due versioni, il 21 aprile e l'11 maggio). L'adozione del principale documento di programmazione finanziaria a esercizio ormai chiuso è evidentemente una contraddizione in termini”. Una lunga disamina su tutto ciò che l'amministrazione Accorinti avrebbe dovuto fare e non ha fatto e poi la stoccata finale: “pur dando atto degli sforzi profusi” la magistratura contabile puntualizza che tutto ciò non può che ”assumere un valore oggettivamente relativo a fronte della dimensione della crisi finanziaria e gestionale da fronteggiare”.