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Mafia e surgelati: sequestrati dalla DIA beni per 3 milioni

Le mani della mafia sui surgelati. Nuovo sequestro di beni nel mondo dell'imprenditoria e indagini a tutto campo su presunti mafiosi.

La DIA di Palermo, dopo le precedenti operazioni effettuate a partire da maggio 2013 nei confronti dell'imprenditore palermitano Salvatore Vetrano, 43 anni,  ha eseguito un ulteriore sequestro di tre di prodotti ittici surgelati: Maass di Marco Mirolla, ditta  Vetrano Salvatore e Da Damiano srl per un valore di 3 milioni.

Vetrano, considerato dagli investigatori vicino a Gianfranco Puccio e a Giuseppe Salvatore Riina, è ritenuto un collettore di interessi mafiosi. Il provvedimento rientra in una più ampia attività condotta dalla Dia, d'intesa con il procuratore aggiunto Bernardo Petralia della DDA di Palermo, per cercare di identificare altri personaggi collegati a Vetrano, interessati a speculare nel settore dei surgelati.

Le tre ditte alle quali sono stati apposti i sigilli erano utilizzate per stornare gli affari dalle aziende già sottoposte a sequestro, attualmente gestite dagli amministratori giudiziari. Gli accertamenti patrimoniali hanno anche evidenziato, come sottolineano gli inquirenti,  la volontà di acquisire il “know-how” delle società già sequestrate, tramite il reimpiego dei dipendenti, con lo scopo di indebolire o vanificare l'azione dello Stato nell'opera di recupero aziendale.

Vetrano, come agente di di prodotti ittici, attraverso l'omonima ditta individuale, aveva rapporti diretti anche con i potenziali clienti/acquirenti delle società già sequestrate, in violazione del Codice antimafia. Il provvedimento di sequestro è stato disposto da Silvana Saguto della Sezione misure di prevenzione del tribunale.

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