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La Camaro-Bordonaro un percorso di guerra, la denuncia di Libero Gioveni

A un anno dalla denuncia alla Procura, la strada di collegamento tra Camaro e Bordonaro continuaad essere una sorta di percorso di guerra. A denunciarlo è il consigliere UDC della Terza Circoscrizione, Libero Gioveni, che sottolinea come il problema sia stato sottoposto anche al commissario straordinario Luigi Croce durante l'incontro con i presidenti di Quartiere.

“A un anno esatto dall'esposto presentato in Procura il 31 ottobre 2011 per tentare di far luce sull'immobilismo che regna attorno alla grossa frana che insiste da 3 anni e mezzo nella via Portone Militare (l'importante strada di collegamento fra i villaggi di Camaro e Bordonaro) scrive Gioveni- nulla è cambiato, anzi, tutto è peggiorato. Sconforto, indignazione, incredulità e rabbia sono i sentimenti che predominano ormai nell'animo sia dei residenti della zona, sia in chi ha perso l'abitudine di utilizzare questa preziosa arteria come valida alternativa per spostarsi fra questi due popolosi villaggi del centro- della città.

Infatti, la situazione viaria e infrastrutturale è peggiorata a tal punto che il tratto di strada interessato si è praticamente trasformato nei più classici ed inguardabili “campi da guerra”, con quei pochi centimetri di carreggiata utilizzata per il libero transito sempre più devastata e corredata al suo intorno da impressionanti discariche di materiale di ogni genere.

Libero Gioveni, consigliere UDC III Quartiere

Insomma, degrado, pericolo e abbandono la fanno sempre più da padrone nella totale indifferenza delle istituzioni ed è evidente che il primo forte acquazzone di due giorni fa che ha fatto da preludio all'ormai imminente stagione invernale, non lascia affatto presagire nulla di buono.

Non ci sono parole -aggiunge Gioveni- per descrivere lo stato dei luoghi della via Portone Militare, sulle cui condizioni di sicurezza né Comune né Provincia né Genio Militare (tutti presunti proprietari della strada) sono mai intervenuti.

Se poi a tutto questo si aggiungono, oltre ai veri e propri “crateri” sulla sede stradale, anche altri piccoli smottamenti lungo tutta l'arteria e le gigantesche discariche abusive che abbondano sempre di più nel pericoloso tratto in curva limitrofo alla frana principale completando il già desolante quadro di questa terra di nessuno, il quadro è completo.

 

Pur continuando a riporre piena fiducia nel della Magistratura -conclude Gioveni- non mi spiego i motivi di questo reiterato immobilismo e chiedo l'intervento del commissario Croce, che nelle scorse settimane era stato reso edotto dell'annosa problematica durante una conferenza dei presidenti circoscrizionali tenuta a Palazzo Zanca”.

 

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