Nonostante negli anni precedenti alle indagini si siano più volte effettuati controlli interni e diffuse comunicazioni a tutto il personale con le quali si invitava al rispetto dell'orario di lavoro previsto, emerge, dalle immagini registrate, l'abitudine reiterata e ripetuta quotidianamente di strisciare il badge per certificare l'entrata in ufficio senza poi effettivamente metterci piede o presentandosi solo dopo molto tempo. Alcuni filmati riprendono personale che si presenta con le buste della spesa appena fatta. Accade poi spesso che i diretti interessati non si presentino affatto affidando il badge a colleghi che strisciano più tesserini. In altri casi, l'assenza ingiustificata viene registrata come assenza per servizio esterno, apponendo un codice specifico.
Tra i casi limite registrati, emerge quello di uno dei dipendenti, che in un periodo di osservazione di 26 giorni lavorativi si sarebbe assentato arbitrariamente dal luogo di lavoro per 25 giorni. Le ore di assenza contestate ai singoli dipendenti arriverebbero ad essere contabilizzate, in alcuni casi, anche fino a più di 150. Quanto, infine, al permesso per la cosiddetta pausa caffè, per la quale è previsto un tempo di 10 minuti da recuperare al termine del turno, si sono registrati casi di personale che ha accumulato sino a 20 ore di pausa caffè non recuperata.