Le assunzioni sono risultate del tutto spropositate rispetto alla reale capacità operativa, alle dimensioni dei terreni nella disponibilità del datore di lavoro ed ai redditi dichiarati dall'azienda. Attualmente gli uomini della Guardia di Finanza stanno procedendo alla esecuzione del sequestro equivalente a tutte le somme disponibili nei saldi dei rapporti finanziari, immobili e terreni, fino al raggiungimento della somma ricavata dalla truffa, pari a 3 milioni 607.272,19 euro.
Dalle indagini è emerso che lo pseudo datore di lavoro agricolo non ha adempiuto agli obblighi fiscali e contributivi, omettendo la presentazione della dichiarazione annuale, quella del sostituto d'imposta e il versamento dei contributi previdenziali, pari a 783.080,78 euro. L'Autorità Giudiziaria ha deciso di unificare il procedimento con altro simile riguardante il fratello del promotore, che a sua volta è stato oggetto di indagine da parte del Nucleo Investigativo Lavoro dei Carabinieri.