Intanto, subito dopo aver ricevuto il decreto che rientra nella riforma Madia sono scattate le proteste da parte dei sindacati che hanno proclamato lo sciopero per martedì 22 settembre. Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa criticano la nuova organizzazione del ministero dell'Interno.
A Enna scende in campo a difesa della prefettura la parlamentare del Pd e sindaco di Agira Maria Greco: “la prefettura costituisce un presidio per la legalità il provvedimento impoverisce il territorio ennese perché verrà meno la presenza dello Stato, la difesa del territorio, il controllo, e tutte le altre competenze, l'accorpamento della prefettura – continua Greco – determinerebbe inesorabilmente non solo un indietreggiare della presenza forte e vicina dello Stato, ma avrebbe anche notevoli ripercussioni occupazionali in un territorio già spogliato di numerose realtà istituzionali”.
Il Prefetto, nella sua veste di organo super partes, svolge un'intensa attività di mediazione, riuscendo ad incanalare le molteplici iniziative e gli interventi programmati dagli enti locali verso un disegno unitario e coerente, a garanzia della coesione istituzionale e sociale e a tutela dei cittadini. Inoltre, quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, il Prefetto ha la responsabilità dell'ordine e della sicurezza pubblica e presiede il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. E, sono sempre più frequenti, i casi in cui il Prefetto è investito di funzioni che, ancorché non codificate, risultano strettamente connesse alla sua posizione. Come la mediazione svolta in crisi aziendali. Greco chiederà di sospendere il provvedimento soppressivo della Prefettura di Enna e invita tutte le forze, istituzionali, sociali, sindacali e produttive a manifestare congiuntamente a favore del suo mantenimento.
“Sulla vicenda auspico un sinergico impegno da parte di tutta la deputazione regionale ennese per scongiurare l'accorpamento della Prefettura , nell'esprimere solidarietà alle sigle sindacali, mi auguro che in tutti i comuni ennesi siano deliberati nei rispettivi consigli comunali ordini del giorno a favore del mantenimento della prefettura, tutto questo – conclude Maria Greco – deve precedere le iniziative che verranno organizzate successivamente per ribadire e richiedere fermamente la presenza dello Stato attraverso la Prefettura”.