La vicenda complessa e intrigata si svolge tra il 1870 e il 1873. La setta dei Liberi Purgatori firma una serie di delitti inspiegabili, diffondendo il sospetto che essi si possano riconnettere al partito repubblicano locale e al suo ispiratore Giuseppe Mazzini, eletto per tre volte nel 1866 nel collegio messinese. Tuttavia, una parte della cittadinanza tende ad attribuirli alla longa manus della mafia e sarà l'arringa di Oliva a rendere giustizia agli accusati, incarcerati da anni.
Al di là del rilievo storico della vicenda, il romanzo fa emergere interessanti aspetti di analisi. I monumenti, le vie, i palazzi nobiliari su cui indugia l'occhio dell'autore, costituiscono uno spartiacque tra il terremoto del 1783 e quello del 1908 e il lettore flaneur, passeggiando tra le pagine del libro, cerca di ritrovare la bellezza e il fascino di ciò che fu. Vivace e variegato è lo spaccato della società messinese nel periodo prossimo alla Belle Époque, con le fastose case dei ricchi stranieri e dei nobili cittadini: salotti lussuosi, mense luculliane, donne parate a festa, turgore e fasto. All'esterno le vie e le piazze, dominio di chi giorno per giorno s'inventa come vivere.
In sottofondo una voce dietro le quinte, quella dei giornali dell'epoca, proni al potere o libertari. Rilievo è dato anche agli apparati scenografici quali la grande fabbrica della Vara o i maestosi piroscafi che occupano le banchine del porto. Ombra e luce: l'occhio del fotografo-scrittore Rizzo inquadra ogni dettaglio e il lettore s'inebria di un'epoca pregna di attesa e amaramente la confronta con un deludente presente. Il romanzo sarà presentato nell'Aula Magna del Liceo Maurolico venerdì 21 aprile alle 16.30.