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Cronaca. Morte Bonarrigo, chiesto rinvio a giudizio per medico del Fogliani di Milazzo

MESSINA. Richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo per la dottoressa Maria Scalisi, medico del Pronto Soccorso dell'ospedale Fogliani di Milazzo. A richiederla i sostituti procuratori del di Barcellona Pozzo di Gotto Sarah Caiazzo e Alessandro Liprino. I fatti risalgono alla fine del quando, secondo l'accusa, in due occasioni (il 14 novembre e il 5 dicembre) la dottoressa si sarebbe resa colpevole di “negligenza, imprudenza e imperizia” nei confronti di Antonino Bonarrigo, morto poco dopo essere stato dimesso dal Pronto Soccorso il 5 dicembre. La Scalisi è accusata dai due magistrati di “mancato riscontro anamnestico positivo per sincope e omessa attuazione del percorso finalizzato alla individuazione della eziopatogenesi della sincope e alla stratificazione del rischio per una tempestiva e congrua terapia chirurgica, di non avere effettuato alcuna proposta di ricovero del paziente e quindi, non diagnosticando la patologia (stenosi aortica calcifica) da cui era affetto il paziente, cagionava la morte di Bonarrigo, avvenuta per arresto della funzione cardiocircolatoria e respiratoria secondario ad asistolia il 5 dicembre 2015, poche ore dopo che lo stesso era stato dimesso dal Pronto Soccorso dell'ospedale Fogliani”.
L'udienza è stata fissata per il 10 gennaio 2018 davanti al Giudice per l'Udienza Preliminare Gugliotta. Antonino Bonarrigo era soprannominato Nanny tipografo ed era conosciutissimo nell'hinterland Milazzese. Parti offese nel procedimento sono la moglie Maria Schepis, il fratello Aurelio e i Saveria e Giuseppe, assistiti dall'avvocato Giuseppe Cicciari.
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