Una scelta inspiegabile, quella del NUE, il Numero Unico Emergenza che risponde da Catania, che invece di allertare come prima cosa la caserma di via Salandra ha dato la precedenza a Polizia e 118. E anche su questo la Procura di Messina indaga. Stando al racconto di un vicino di casa, Giuseppe Natoli, la cui moglie ha chiamato il 115 per avvertire dell'incendio, mentre la casa bruciava e i due fratellini erano bloccati dentro, sono stati richiamati per verificare che non si trattasse di uno scherzo.
Intanto il NUE è nell'occhio del ciclone e il presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli ne ha chiesto la sospensione, spiegando che “un ritardo inferiore anche a 40 secondi può fare la differenza tra la vita e la morte”. E alla richiesta di chiarimenti sulla vicenda presentata alla Camera dal parlamentare messinese Nino Germanà, il ministro dei Rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro ha risposto dichiarando che: “Sulla base degli elementi riferiti dal ministero dell'Interno, risulta pervenuta alle 4.13 alla sala operativa del Comando dei Vigili del Fuoco di Messina, tramite la centrale unica del 112, una prima chiamata di soccorso mentre sul posto già alle 4.09 intervenivano le Volanti. Alle 4.14 dalla sede centrale di via Salandra uscivano le squadre operative con mezzi adeguati, consistenti in un'autopompa serbatoio, una campagnola, due autobotti pompa, un'autoscala e alle 4.21 giungevano sul posto”. Troppo tardi per salvare Francesco Filippo e Raniero.