Le ditte, costituite solo per realizzare la truffa e apparentemente operanti nella raccolta di prodotti agricoli, hanno assunto soggetti compiacenti relativamente ai quali hanno dapprima falsamente attestato all'INPS l'impiego quali braccianti nei campi e, in un secondo momento, comunicato all'ente assistenziale il non utilizzo del lavoratore affinché fosse corrisposta a ciascuno l'indennità prevista per i giorni di disoccupazione. Gli accertamenti effettuati sui terreni oggetto delle diverse raccolte hanno consentito di appurare che gli stessi non erano neppure nella disponibilità delle imprese controllate, atteso che sono anche risultati falsi i relativi contratti di comodato d'uso gratuito a favore delle medesime.
Per gli organizzatori della truffa e per i 292 falsi braccianti che hanno percepito gli illeciti proventi è scattata la denuncia per truffa e falso all'Autorità Giudiziaria e la segnalazione all'INPS per il recupero delle somme erogate.