“Le indagini sono iniziate lo scorso anno quando un commerciante si è ribellato al pagamento di interessi usurari per un prestito ricevuto in passato. Gli interessi – spiegano dalla Questura di Catania – sono arrivati al 120 per cento annuo e il negoziante non ce l'ha fatta più ed ha denunciato i suoi aguzzini. Diversi gli episodi contestati agli arrestati i quali, in più occasioni, minacciavano la vita facendo leva sull'importanza mafiosa dei debitori e sulla incapacità di protezione da rapine subite senza il saldo del debito contratto”.
In due occasioni, prospettando la necessità di dover pagare gli avvocati di affiliati reclusi, gli arrestati si sono fatti consegnare dal commerciante quasi 25 mila euro.