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#Caltanissetta. Arrestato per rapina il figlio del sindaco

Vladimir Ruvolo

Arrestati dagli agenti della Squadra Mobile quattro presunti rapinatori. In manette Vladimir Ruvolo, 23enne figlio del sindaco, Giacomo Meli di 48 anni, Giuseppe Di Gati di 31 anni, fratello del più collaboratore di giustizia Elia Di Gati e Salvatore Locascio di 29 anni. Ai quattro sono stati contestati due diversi episodi di cruente rapine con annesso pestaggio in abitazioni di anziani.

Grande scalpore in città ha fatto l'arresto di Vladimir Ruvolo, figlio adottivo di origini bielorusse, del sindaco. “Nonostante non abbia più rapporti da tempo con Vladimir, per sua scelta, – commenta il sindaco Giovanni Ruvolo – vivo con immenso dolore quanto accaduto, riponendo grande fiducia nella giustizia che dovrà accertare i fatti e punire severamente gli autori. Auspico che questa ennesima esperienza della sua vita lo induca ad accettare le regole del vivere civile e a rispettare il prossimo” .

A firmare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere  è stato il per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta,  Marcello Testaquatra, su richiesta della Procura della Repubblica.

I quattro sono indagati per due rapine accompagnate da pestaggi nei confronti di anziani.

Nel primo caso un anziano è stato colpito con bastonate in testa e con calci e pugni fino a perdere i sensi durante una rapina in casa. L'uomo, derubato di mille e 800 euro, ha riconosciuto i suoi tre aguzzini dalle fotografie mostrategli dai poliziotti. Gli investigatori hanno successivamente analizzato i tabulati telefonici e ricostruito i movimenti dei rapinatori arrivando a Di Gati, Lo Cascio e Meli.

Nel  luglio 2014, invece, a subire la rapina  è stata rapinata una donna di ottantasei anni che vive da sola. L'anziana ha fatto entrare nella sua abitazione di via Napoleone Colajanni i rapinatori che, per duecento euro ed alcuni preziosi,  hanno strattonato la donna al punto da provocarle contusioni alla spalla al collo. Gli investigatori dell'Antirapina sono risaliti agli autori quando l'anziana nelle foto segnaletiche ha riconosciuto  gli occhi di ghiaccio di Ruvolo. La testimonianza dell'anziana è stata rafforzata dalle immagini del sistema di videosorveglianza di un negozio adiacente l'abitazione dell'anziana donna.

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