Il 21 settembre 2015 l'avvocato Tommaso Calderone, quale difensore di fiducia dell'imputato, inoltrò una richiesta di risarcimento del danno a favore del maresciallo capo Mucella, dell'appuntato scelto Muscolino e del vicebrigadiere Barbitta, chiedendo di esperire un parere sull'offerta risarcitoria di 1.500 euro, precisando che la somma, così come richiesto dalle parti lese tramite il loro avvocato di fiducia Rocco Bruzzese, sarebbe stata donata all'associazione ONOMAC di Roma.
L'Avvocatura dello Stato di Messina, nel rispondere alla richiesta formulata dal legale di B. F., fece presente che la richiesta del parere sulla somma offerta in via risarcitoria doveva pervenire tramite l'ente di appartenenza dei militari dell'Arma, anch'esso soggetto offeso dal reato. La richiesta che è stata effettuata è stata poi accettata perché la somma offerta è stata ritenuta quale risarcimento danni morali.
L'accordo ottenuto è il frutto di un accordo transitivo tra le parti che è stato definito presso la Procura della repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. In virtù di questo accordo, all'accusato, ritenuto responsabile di oltraggio a pubblico ufficiale, è stato estinto il reato che gli si contestava con il risarcimento delle parti prima del processo.