Utilizzato in ambito culinario è utile per la digestione, favorisce il sonno, contiene antiossidanti prevenendo la formazione di macchie e rughe, è un ottimo antidepressivo e aiuta a contrastare gli sbalzi di umore e la tensione nervosa causata dalla sindrome premestruale. Domenica toccherà a Irene e Alessandro dell'azienda Oro rosso degli Iblei di Buccheri, illustrare i metodi di coltivazione e le proprietà benefiche dello zafferano, da loro prodotto e che grazie alla presenza della roccia vulcanica nel terreno ed al clima incontaminato è considerato tra i migliori d'Italia con conferma di certificazione di prima classe da parte dell'Università dell'Aquila.
“In un'area incontaminata, di montagna – commenta Giuseppe Taglia, dirigente dei servizi allo sviluppo dell'assessorato regionale all'Agricoltura – a pochi chilometri dalla nostra città, si produce all'aria aperta lo zafferano. La lavorazione di questa spezia è molto faticosa, in quanto richiede grande sforzo fisico per la raccolta dei fiori, ne occorrono 140.000 per produrre un chilo di prodotto finito ed è necessario che per mantenere le caratteristiche organolettiche i fiori siano raccolti nelle prime ore del mattino e lavorati nella stessa giornata”.
“I giovani imprenditori continuano a scommettere sull'agricoltura– commenta Silvia Spadaro, assessore alle Attività produttive – con ottimi risultati. La coltivazione dello zafferano in Sicilia, negli ultimi anni ha visto un incremento notevole. E ancor più la spinta produttiva è fornita dalle aziende che si occupano anche dei trasformati derivanti dalla coltivazione dello zafferano, non a caso definito “oro rosso della nostra terra”.