“L'arte di Giuseppe Livio sorprende, sradica sentimenti abbandonati, è immediata, forte, piacevole, prende spazio nei nostri pensieri, nelle nostre riflessioni, nei nostri ricordi. É un rincorrere di figure, un fluttuare di forme, di gesti, di occhiate, di colori che si intrecciano fino a diventare un'allucinata passeggiata in un mondo altro, una lettura di riflessione sul tempo e su stati d'animo. Guardando alla forza delle opere di Livio, tornano agli occhi le pennellate convulse di Ligabue, la pittura visionaria dalla feroce ironia di Bosch, quella dei segni metafisici di Dalì, tratti di colore che conservano la volontà di dire senza metafore, come liberarsi da se stessi. Con uno sguardo ai grandi maestri, le pitture di Livio manifestano il contatto con l'altro da sé, strettamente correlato con la chiara percezione dall'esperienza vissuta nel percorso di vita, che lo spinge ad immaginare, con visionaria fantasia, storie chimeriche, fiabesche, romantiche, che diventano poesia e dialogano con una tensione interiore di sentimenti che cerca chiarezze. Sono voci interiori, testimonianze di solitudine e, allo stesso tempo, di rapporti affettivi, di amicizie, di intese, di armonie“. Giuseppe Livio, artista catanese classe 1975, dopo un periodo post-laurea in scultura, ricco di stimolanti sollecitazioni artistiche con particolare riguardo all'acquisizione delle diverse tecniche incisorie e il conseguente antico mestiere di stampa, apre il suo studio pensatoio a Catania, nel quale realizza opere scultoree, pittoriche e calcografiche. Il viaggio lavoro a Salisburgo e la permanenza nella grande città “porta d'oriente” Istanbul, unitamente a numerosi viaggi in Cappadocia e in altri luoghi della Turchia, lo porta a vivere situazioni contrastanti e diversissime, che gli consentono di affinare nuove tecniche scultoree e pittoriche e di acquisire nel contempo la conoscenza di nuove culture intrise dei colori di paesaggi e degli odori di materiali unici che stimolano la sua innata curiosità rispetto a tutto ciò che è nuovo e significante e che vengono tradotti in una serie copiosa di opere.