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#Acireale. Roberta Macrì: “Area disabili non sempre a norma al Pala Tupparello”

“Da anni mi batto perché vengano rispettati i diritti dei diversamente abili, e puntualmente mi ritrovo a vivere situazioni di disagio e discriminazione”. È la denuncia di Roberta Macrì, la ragazza barcellonese vittima di un incidente stradale nel 2011 e impegnata nella tutela dei diritti dei disabili.

Roberta è stata al concerto di Jovanotti a inizio anno al Pala Tupparello di Acireale, meta ambita da molti artisti italiani, organizzato per l'occasione dalla JGAngels proveniente dalla stessa cittadina catanese.

La denuncia della Macrì riguarda la visibilità non idonea per chi ha i suoi stessi problemi: “Ho potuto constatare che esistono concerti di e concerti di Serie B -racconta. Nei primi l'area riservata ai disabili è accessibile e posizionata su una pedana rialzata per permettere a una persona in carrozzina la corretta visione di tutto il palco, in quelli di Serie B, come questo, l'area è accessibile, ma è a terra, delimitata con transenne distanti circa tre metri dal muro e grande solo 3 metri per 5 per contenere 20 disabili più accompagnatori. Sembravamo pecore. L'unica cosa che abbiamo visto erano le teste delle persone in piedi davanti a noi”.

Roberta Macrì si è più volte lamentata con gli organizzatori, che si sono giustificati dicendo che tutto questo è dipeso dalla grandezza del palco dell'artista. “Ma di certo non possiamo fare miracoli alzandoci in piedi e appunto per questo l'area deve essere progettata dalla visuale di una persona seduta che non si può alzare solo per l'occasione, dunque è l'agenzia organizzatrice ed il palco che si devono adeguare alla nostra condizione, come previsto dalla legge, e non noi che paghiamo regolarmente un biglietto in due per poi non vedere nulla.

Invito tutte le agenzie di spettacolo, in particolare la JGAngels di Acireale  – conclude la Macrì – a provvedere al posizionamento corretto dell'area disabili per tutti i concerti futuri.

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