“Nè la Cisl né l'Adiconsum – dichiarano Alfonsa Franchina e Mariella Nocifora – hanno mai partecipato a nessun incontro con l'ATO e non hanno mai concordato l'applicazione dell'imposta ‘in attesa delle indicazioni da parte degli organi preposti'. Non si può più accettare che il cittadino sia vessato sempre più da tasse e balzelli vari. Ad aggravare la situazione anche l'ATO che, – sostengono le rappresentanti della Cisl e dell'Adiconsum – anziché aver posto in essere negli anni una gestione volta all'attivazione di servizi resi con una positiva ricaduta in termini di risparmio economico sull'utenza, si è limitata ad emettere bollette sempre più salate e a richiedere un'imposta non dovuta”.
La Cisl e l'Adiconsum, a tal proposito, ricordano che la recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione prevede che la TIA, avendo natura tributaria, non può essere assoggettata ad IVA.
“Chiediamo pertanto – concludono Alfonsa Franchina e Mariella Nocifora – che sulle fatture del secondo semestre 2012 venga sospesa l'applicazione dell'IVA in attesa delle eventuali indicazioni che dovessero pervenire da parte degli organi preposti”.