La Fit Cisl regionale, quindi, guarda con attenzione ai progetti che possono essere inseriti in finanziamenti europei. “Confidiamo – ha detto Benigno – nella proroga dei fondi così da passare poi alla fase progettuale. Stiamo tentando di farci convocare dal presidente Crocetta e dal nuovo assessore alle Infrastrutture per studiare una soluzione che possa sbloccare i fondi europei legati a progetti che non sono stati mai approvati e definiti. Messina – ha aggiunto – ha bisogno innanzitutto di un trasporto integrato, con collegamenti veloci con i comuni del territorio e dell'area dello stretto grazie anche al sistema di navigazione di bluferries. E poi c'è da capire che si vuole fare con una grande azienda come l'Atm che sviluppo e che futuro può avere”.
“Messina – ha sostenuto, invece, Tonino Genovese – deve riscoprire il suo ruolo naturale di hub per tutto il traffico tra la Sicilia e il Mediterraneo in generale con il resto del Paese e dell'Europa. Un hub naturale che deve essere sfruttato prima che altre realtà riescano a inserirsi nelle rotte delle merci e dei passeggeri tra Europa, Africa e Asia”.
La Fit Cisl ha voluto, quindi, rilanciare le proprie proposte operative. Intanto, il ripristino di una nave sullo Stretto (vista la disponibilità del mezzo e del personale) per implementare il trasporto merci e il servizio ferroviario per il trasporto da e per la Sicilia e il ripristino del servizio di metro ferrovia Messina–Giampilieri e Messina- Patti oggi drasticamente ridimensionato ma che avevano ottimizzato i collegamenti metropolitani attorno alla città di Messina, decongestionandone tra l'altro la zona sud. A questo va unita la realizzazione dell'area integrata Metropolitana Messina – Reggio attraverso il rinnovo dei contratti di servizio Metromare in scadenza a giugno 2013 e procedere l'incremento delle corse tra le due sponde per dare vita ad una vera area metropolitana integrata.
Per la Fit è indispensabile l'attivazione del percorso di trasformazione della ATM di Messina in S.p.A come previsto dalle normative vigenti con integrazione vettoriale e tariffaria con Trenitalia e in considerazione del ruolo logistico strategico degli impianti ferroviari in atto presenti sul territorio chiede il mantenimento dei centri direzionali e degli impianti primari di Messina, analogamente a quanto posto in essere nella Sicilia Occidentale resisi necessari a seguito della regionalizzazione del trasporto ferroviario passeggeri e merci oggi posto in essere da Trenitalia.
Capitolo a parte per l'OGR di Gazzi: per la Fit deve mantenere la struttura esistente e le attività connesse che, attraverso una adeguata riconversione di attività sul materiale rotabile utilizzato in Sicilia, potranno acquistare maggiore rilevanza. Sempre in piano i collegamenti col Nord Italia, per i quali la Federazione Trasporti della Cisl chiede l'eliminazione dei cosidetti “HUB” di Roma e Bologna che stanno creando notevolissimi disagi ai viaggiatori siciliani. Un allarme, infine, è stato lanciato sulle aree dismesse in atto sotto la giurisdizione di RFI. “Chiediamo vigilanza – è stato detto – affinché, con il progetto del ponte sullo Stretto attualmente accantonato, non diventino motivo di speculazione edilizia residenziale, considerato che alcuni segnali percepiti vanno in questa direzione”.