“In particolare – spiegano dal Comando provinciale della Guardia di Finanza – il sequestro preventivo e la successiva confisca rientrano fra le misure di tutela che lo stato ha introdotto con la legge finanziaria del 2007, estendendo la possibilità di colpire i patrimoni personali anche nelle ipotesi di reato tributario”.
Spesso l'esecuzione del sequestro per equivalente fino alla concorrenza del debito tributario è strettamente collegato al reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, oppure all'ipotesi di mancato versamento delle imposte sui redditi o sull'IVA.
“Il caso più eclatante – aggiungono dal Comando provinciale – è quello di una società che operava nel settore della fabbricazione di strutture metalliche, sottoposta a verifica fiscale nel 2015, che aveva omesso il versamento dell'IVA per oltre un milione di euro. Grazie al sequestro per equivalente, eseguito nel novembre del 2015, è stato assicurato all'erario un importo pari a circa 500 mila euro“.