A fare da collante alle principali opere di Shakespeare, sarà un' altra opera del drammaturgo inglese, la sua prima e più crudele tragedia (ma anche meno conosciuta): Tito Andronico, che accompagnerà lo spettatore nel vortice della sua trama assassina e nel fango dei suoi torbidi sentimenti, fino al tragico finale.
Lo spettacolo, che nasce anche e soprattutto grazie alla preziosa e indispensabile collaborazione con il Comando della Marina Militare di Messina, prende vita da un intenso laboratorio durato ben otto mesi, e vede in scena ben 35 allievi appartenenti ad ogni età, dai 14 ai 75 anni, della Scuola Sociale di Teatro, nata in seno all'associazione Officine Dagoruk di cui il regista messinese è la guida principale. Un evento unico che rimarrà negli annali della città come il primo spettacolo di prosa a realizzarsi dentro Forte San Salvatore, che per l'occasione diventa la perfetta cornice dove incastonare le tragiche, ma straordinarie vicende dei personaggi shakespiriani. Un eccezionale connubio tra l'eccelsa drammaturgia del più grande autore teatrale di tutti i tempi e uno spazio che da solo è in grado di raccontare secoli di storia.
Lo spettacolo che è patrocinato dal Comune di Messina e dall'assessorato alle Politiche culturali, ha debuttato in prima nazionale il 9 luglio e proseguirà fino al 17 con repliche il venerdì, il sabato e la domenica. Solo 50 spettatori a sera potranno assistere ad ogni rappresentazione. Gli spettatori inoltre, inizieranno il loro “viaggio” dalla stazione centrale alle 20:15 con un pullman messo a disposizione dalla produzione. I biglietti portano essere acquistati presso il botteghino del Teatro Vittorio Emanuele. Obbligatorio sarà inoltre rilasciare il proprio nome al momento dell'acquisto (che dovrà essere effettuato almeno 24 ore prima dell'inizio dell'evento), visto appunto, la particolarità del luogo di rappresentazione. E già si prevede il tutto esaurito.