Le lunghe indagini, delegate dal sostituto procuratore della repubblica Tommaso Pagano e coordinate dal procuratore capo della Repubblica Francesco Paolo Giordano, sono state condotte dalla Tenenza di Noto.
I finanzieri hanno scoperto che dal 1995 una società con sede a Catania ha adibito l'area a parcheggio a pagamento modificandone la destinazione d'uso. Il parcheggio, gestito senza le necessarie autorizzazione e in violazione del Regolamento della Riserva.
“Evidenti i danni di natura ambientale e la necessità di arginare tempestivamente le irrimediabili conseguenze per un'area di notoria importanza internazionale per la multiformità del suo habitat : costa rocciosa, costa sabbiosa, macchia mediterranea, pantani (salmastri e d'acqua dolce), saline, garighe e aree coltivate” – spiegano dal Comando provinciale di Siracusa della Guardia di Finanza.
Il rappresentante legale della società catanese dovrà rispondere di deturpamento delle bellezze naturali e di intervento edilizio in zona sottoposta a vincolo ambientale.