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Sicilia Limoni, continua il presidio dei lavoratori

Il prefetto Stefano Trotta

Continua il presidio dei 24 lavoratori della Sicilia Limoni. Anche questa mattina i dipendenti dell'azienda di trasformazione agrumaria presidiano i cancelli dello stabilimento. Da voci ufficiose sembra infatti che l'azienda intenda mandare anche oggi un camion  per trasferire i macchinari utilizzati per la produzione ed i lavoratori sono pronti a bloccarlo, come già hanno fatto ieri mattina.

E dopo la solidarietà del Movimento 5 i dipendenti della Sicilia Limoni incassano anche quella dei consiglieri comunali del PD Nicola Cucinotta e Benedetto Vaccarino. “Il licenziamento senza preavviso ci interroga ancora una volta sul futuro di tanti lavoratori che sono costretti a subire trattamenti disumani da parte di aziende che per meri calcoli di profitto decidono di chiudere realtà produttive senza neanche tentare insieme alle Istituzioni forme di aiuto o salvataggio -scrivono Cucinotta e Vaccarino.

I lavoratori davanti i cancelli dell'Azienda

Siamo al fianco dei lavoratori che cercano di difendere il proprio posto di . Chiederemo al Consiglio Comunale di esprimersi con un ordine del giorno per investire il commissario straordinario Croce e la Regione del problema.

Sicilia Limoni è un altro marchio che esporta prodotti all'estero, un marchio legato alla nostra terra e che va tenuto nella nostra terra. Per queste ragioni crediamo sia necessario investire l'assessore Vancheri del problema, affinché il progetto di riportare la produzione dei marchi siciliani nella nostra regione possa riguardare anche Sicilia Limoni.

Dalle informazioni in nostro possesso, sembrerebbe che la proprietà dell'azienda voglia trasferire la produzione in Svizzera per ragioni di convenienza relativa ad imposizioni fiscali e tributarie. Occorre esperire ogni tentativo utile per verificare la possibilità di inserire questa azienda all'interno della Zona Franca Urbana dove la fiscalità di vantaggio ed altre agevolazioni potrebbero essere utili a rendere l'azienda competitiva sul mercato. Questo comporta almeno una disponibilità della proprietà dell'azienda, alla quale chiediamo di fermare il trasferimento degli impianti e senza indugio discutere al tavolo prefettizio con le istituzioni cittadine”.

La vertenza sarà discussa venerdì prossimo durante una riunione convocata dal prefetto Stefano Trotta

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