Gli spazi attrezzati nella provincia di Messina sono veramente pochi. “ Solo nelle isole Eolie a Lipari e Vulcano ci sono degli stabilimenti balneari che consentono l'ingresso dei cani -spiega Caterina Arcovito, presidente dell'Associazione Amici del Cane Onlus”.
Ad aggravare lo stato delle cose, anche la possibilità non del tutto rara di incorrere in una sanzione amministrativa di 200 euro per l'infrazione del codice di Navigazione, qualora si decidesse di portare in una spiaggia libera il proprio animale domestico.
“Nel litorale tirrenico, da Villafranca in poi per intenderci, non è difficile incorrere in una multa a causa delle segnalazioni alla Capitaneria di Porto -continua Arcovito. A Messina c'è più tolleranza, forse perché le forze dell'ordine sono impegnate in altro genere di reati. Questo chiaramente, non significa che non abbiamo il dovere di multare in caso di trasgressione”. Tolleranza o meno, le nostre spiagge sono certamente frequentate dai cani domestici a dispetto della normativa.
Per tutti i coloro vogliano portare con sé il proprio cane con la sicurezza di non infrangere alcun divieto, non resta che sperare che aumentino le concessioni comunali e le aree balneari attrezzate e, soprattutto, sapere con chiarezza se un'area è balneabile o no. Perché se non lo è e quindi non ci possono essere bagnanti, in teoria non dovrebbero esserci problemi. In teoria, appunto. “Occorrerebbe più attenzione da parte delle istituzioni- conclude la presidente dell'Associazione Amici del Cane. Come in qualsiasi altra cosa, quando le istituzioni non fanno il proprio dovere, a pagarne siamo un po' tutti. Anche quando è presentata in consiglio comunale una proposta di ordinanza, non è detto che ci sia la volontà di approvarla. Spetterebbe ai sindaci porre in essere politiche preventive ed essere sensibili anche a questo tipo di problematiche. Basterebbe veramente poco, per fare cose grandi”.