San Pier Niceto, piccolo centro dei monti Peloritani, quasi un balcone sul Tirreno con vista su Milazzo e le Eolie dove, specialmente nei periodi prossimi a ricorrenze religiose, si riscoprono valori ed usanze ormai dimenticati da molti, ma altrettanto ricercati da altri. Il paese si è presentato con un tappeto di fiori come presentazione per la tematica di quest'anno: l'iconografia bizantina. Ed ecco allora pregevoli copie di importanti affreschi bizantini raffiguranti il Cristo, l'Annunciazione, la Sacra Famiglia, la Madonna col bambino e poi San Giorgio ed il drago, San Gabriele Arcangelo e tante altre, tutte collegate tra loro da tappeti di fiori di ogni colore e profumo. Oltre tre chilometri di strade e viuzze attraversate da migliaia di visitatori che in continuo movimento si alternano tra questa o quella immagine, più o meno incuriositi ma sicuramente affascinati.
Un lavoro certosino, che a San Pier Niceto non risparmia nessuno. Dall'artista che posa l'opera, ai bambini che fanno da portatori di verde (petali, erba, rosmarino, cipresso e quant'altro) e tutti con la consapevolezza che anche quest'anno sarà tutto smontato e, diciamolo pure, distrutto da lì a poco. Ad attirare i visitatori anche il restauro e la riapertura al pubblico della chiesa di San Francesco, fiore all'occhiello di una comunità religiosa locale attenta e lungimirante, un autentico museo di arte religiosa realizzato accanto al palazzo comunale. Nell'aria di festa che si respirava, non sono mancati i sapori tipici di prodotti locali, che con gli stand di artigianato locale di ferro battuto, legno, terracotta e vetro calamitano l'attenzione dei turisti in uno scenario di colori e profumi nostrani. E a fare da cornice al vociare delle migliaia di persone presenti in piazza per le quali un'amministrazione attenta e consapevole ha messo a disposizione un servizio di bus navetta, la musica della banda del posto.