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Ricorso sì, ricorso no, domani il verdetto

Felice Calabrò e Renato Accorinti

Nessun è ancora stato presentato al Tar di Catania per dimostrare che Felice Calabrò, candidato sindaco del centrosinistra, avrebbe dovuto vincere al primo turno.

La partita si riapre però domani mattina e big ben dirà stop alle 12 in punto.

Se un ricorso sarà stato depositato bene. Diversamente, Renato Accorinti continuerà a governare Messina fino al 2018.

Gia dopo l'esito del primo turno, quando mancò la poltrona di Palazzo Zanca per appena 59 voti, Calabrò disse che non aveva alcuna intenzione di presentare ricorso, smentendo così quanto dichiarato dal suo staff immediatamente dopo l'ufficializzazione del verdetto negativo delle urne, che lo obbligavano al ballottaggio con Accorinti.

La voce sempre più insistente che gira nell'ambiente giudiziario è che a presentare il ricorso domani mattina sarà un avvocato di Catania. Per conto di chi? Probabilmente un cittadino qualsiasi, che contesterà il conteggio dei voti in alcune sezioni che dovranno essere indicate chiaramente.

Dietro questa decisione di ricorrere al Tribunale Amministrativo i più leggono la volontà del centrosinistra e soprattutto del PD di non darsi pervinti, ma ovviamente non ci saranno mai prove ufficiali di questa teoria.

“Non so se qualcuno presenterà davvero ricorso -dichiara il sindaco Accorinti. In ogni caso per legge resteremo a Palazzo Zanca per due anni e in questo arco di tempo si possono fare tante cose per il bene della città”.

Una notizia, quella del ricorso che potrebbe essere presentato domani mattina, che smentisce la vox populi che sembrava essere confermata anche dal fatto che a tutt'oggi nulla è stato depositato al Tar di Catania. Ancora poche ore e sapremo quale sarà il destino futuro della città.

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