Troppa confusione sulla rateizzazione della TARES, la salatissima tassa sui rifiuti solidi urbani del Comune di Messina.
Da settimane il vicesindaco Guido Signorino parla di ulteriori rate dell'imposta oltre alle 3 già previste, ma non c'è ancora alcun documento ufficiale della Giunta.
A chiedere notizie su questa possibilità è il consigliere di Felice per Messina Claudio Cardile, che in un'interrogazione inviata al sindaco Renato Accorinti e agli assessori al Bilancio e all'Ambiente Signorino e Daniele Ialacqua sottolinea come “la tassa sui rifiuti solidi urbani stia mettendo in ginocchio centinaia di famiglie messinesi.
Nei primi i febbraio, anche a mezzo stampa, la Giunta Municipale preannunciava un'ulteriore rateizzazione della TARES che avrebbe consentito di dividere i pagamenti di marzo e maggio in un totale di 4 rate mensili.
La qualità del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani continua a essere pessima -aggiunge Cardile- prova ne sia l'ingente quantità di immondizia che giace a ridosso dei cassonetti da almeno 10 giorni, specie in periferia e ciò non incentiva affatto il pagamento del tributo”.
Visto che la notizia dell'ulteriore rateizzazione non è ancora stata ratificata dall'esecutivo Accorinti, secondo Cardile si sono create “false aspettative e confusione tra i cittadini, mentre con questo provvedimento si renderebbe meno gravoso il pagamento del tributo a numerose famiglie”.
Da Accorinti, Signorino e Ialacqua l'esponente del centrosinistra si aspetta chiarimenti “sulle motivazioni che hanno impedito fino ad oggi di dar seguito a quanto dichiarato a mezzo stampa relativamente a un'ulteriore rateizzazione della TARES e se sia intenzione dell'Amministrazione Comunale esitare in tempo utile la delibera che permetterebbe di usufruire della rateizzazione”.