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#Ragusa. Fermati otto scafisti egiziani, tre sono minorenni

Nella giornata di ieri, otto scafisti egiziani, di cui tre minorenni, sono stati sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria dagli agenti della  di . Sono ritenuti responsabili di aver condotto un  peschereccio con 221 migranti dalle coste egiziane fino a quando non sono stati soccorsi da un'unità navale della Guardia Costiera di Pozzallo.

“I poliziotti – spiegano dalla Questura di Ragusa – già all'arrivo in banchina dei migranti avevano capito subito che qualcosa di diverso dagli ultimi sbarchi stava accadendo. Le nazionalità dei migranti, la presenza di egiziani, la loro stanchezza, la pelle bruciata, tutti elementi che facevano presumere che il viaggio fosse stato diverso da quelli ultimamente giunti sulle coste siciliane. A Pozzallo l'esperienza della Polizia Giudiziaria permette di individuare anche dai piccoli dettagli le responsabilità degli scafisti, difatti le indagini hanno permesso di appurare che il viaggio era durato diversi giorni e la provenienza da una piccola città egiziana”.

Dopo le reticenze iniziali, i migranti hanno raccontato di aver pagato circa duemila dollari, quindi gli organizzatori hanno potuto incassare quasi mezzo milione di euro. E sopratutto hanno collaborato con la Polizia per individuare uno dei membri dell'equipaggio.

“Messo alle strette – aggiungono dalla Questura – l'uomo ha confessato ed è stato possibile individuare anche gli altri membri dell'equipaggio”. I ruoli erano ben definiti ancora prima della partenza, il comandante, l'addetto alle strumentazioni di bordo, i vigilanti, gli addetti alla cambusa, tutti avevano dei compiti ben precisi ed eseguivano gli ordini del capo.

I minori, hanno spiegato i migranti, oltre a distribuire il cibo, vendevano sigarette e chiedevano anche mance per ogni pasto fornito, cosa che ha fruttato parecchio denaro, poi sottoposto a sequestro.

Lo stesso comandante ha poi reso confessione, dichiarando ogni dettaglio del viaggio, elementi oggi al vaglio degli investigatori. Dopo aver ascoltato le confessioni di più membri dell'equipaggio sono stati ascoltati i migranti ed incrociando i dati, è stato possibile raccogliere gravi indizi di reato a carico di tutti e otto gli scafisti.

Dagli accertamenti la Polizia ha scoperto che uno degli scafisti era già stato in Italia per diversi anni ed aveva commesso numerosi reati, tra gli altri traffico di sostanze stupefacenti.

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