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#Ragusa. Blitz antidoping, 34 denunce tra ciclisti e maratoneti dilettanti

Spesso si crede che il doping sia appannaggio degli sportivi di fama internazionale, invece, anche tra i non professionisti è molto diffuso. E così, la Squadra Mobile ha denunciato 34 persone, diciannove della di Ragusa, nove di Siracusa, cinque di Catania e uno di Reggio Calabria, che a diverso titolo utilizzavano sostanze dopanti per alterare le prestazioni agonistiche. I denunciati sono .

“Gli indagati – spiegano dalla Questura di Ragusa – sono accusati, a vario titolo, di aver acquistato, detenuto, ricevuto, trasportato, offerto o venduto a terzi, farmaci o sostanze biologicamente o farmacologicamente attive, idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell'organismo, al fine di alterare le prestazioni agonistiche. Dieci le perquisizioni effettuate a casa di alcuni atleti dilettanti. Gli sport interessati erano prevalentemente il ciclismo, ma anche l'attività podistica e il body building”. Tra gli indagati anche alcuni presidenti di squadre dilettanti che in occasione delle gare favorivano la cessione dei medicinali vietati.

Gli indagati hanno messo a rischio la loro vita quotidianamente, affidandosi tra l'altro a chi, senza alcun titolo, somministrava terapie mediche per migliorare le prestazioni sportive.

“L'indagine  – aggiungono fonti della Questura – è nata da un anonimo ciclista della domenica stanco di essere umiliato dai compagni d'uscita. Denuncia molto dettagliata, con nomi, indirizzi, quantità e tipologia di farmaci utilizzati dai finti atleti. “.

Durante le indagini, i poliziotti hanno effettuato numerose intercettazioni telefoniche e ambientali e sequestrato centinaia di confezioni di sostanze dopanti e medicinali, utilizzati impropriamente per alterare le prestazioni fisiche.

“La Mobile – continuano dalla Polizia – ha scoperto che alcuni indagati si dopavano per affrontare gare dilettantistiche, altri solo per migliorare le loro prestazioni durante le uscite domenicali con gli amici. Così, da rendere l'indagine ancora più complicata perché non gareggiando, non erano obbligati a sostenere i controlli antidoping”.

Gli indagati, secondo gli inquirenti, si rifornivano da altri atleti dilettanti o da negozianti specializzati in vendita di biciclette. Tra i fornitori anche un infermiere di Ragusa che procurava medicinali senza ricetta e in molte occasioni allestiva un ambulatorio per permettere agli amici di fare delle flebo con micidiali cocktail di farmaci.

Dalle intercettazioni telefoniche è anche emerso l'utilizzo di un linguaggio in codice, che variava a seconda degli interlocutori: il meccanico parlava di ricambi per auto, il falegname di parquet, l'idraulico di tubi, il tabaccaio di sigarette.

Infine, nello scorso fine settimana, la Squadra Mobile, grazie alla collaborazione dei ispettori federali del CONI,  ha effettuato due blitz al termine di manifestazioni sportive. Dove sono state effettuati controlli ad hoc perché gli investigatori sapevano già chi controllare.

Sabato scorso, sotto un vero e proprio nubifragio, la Polizia ha effettuato controlli alle urine di sette partecipanti alla gara ciclistica per dilettanti, 12esima Coppa Santissimo Salvatore, a Chiaramonte Gulfi.

Domenica 9 agosto, inoltre, sono stati effettuati controlli e perquisizioni ad alcuni partecipanti all'ottava Maratona di Ragusa, non appena giunti all'arrivo davanti alla celebre casa del Commissario Montalbano a Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina. Inoltre, uno dei partecipanti è stato trovato in possesso di sostanze dopanti.

La Procura antidoping, ultimate le indagini di laboratorio sulle urine degli atleti, procederà a segnalare alla Squadra Mobile gli atleti che saranno poi denunciati e processati per frode in competizione sportiva.

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