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#Palermo. Sequestrata piantagione di marijuana a Giacalone, due arresti

Giacalone, frazione di , la Polizia ha sequestrato una piantagione di  marijuana, 230 piante per un valore complessivo di circa 400 mila euro. Gli agenti hanno arrestato il 34enne Giacomo Di Maio Domenico Scarantino. Quest'ultimo con numerosi precedenti per traffico di droga, nonchè fratello del collaboratore di giustizia Vincenzo e cognato di Salvatore Profeta, capo del mandamento Villagrazia, considerato a disposizione di Cosa Nostra. I due sono stati accusati di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L'operazione di polizia è inserita nell'ambito di servizi di controllo del territorio disposti dal Questore, pianificati ed attuati già da mesi. I controlli sono stati intensificati in vista della estiva e dei recenti ritrovamenti di numerose coltivazioni di cannabis locali fai da te.

In mattinata gli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile si sono appostati a Giacalone in un terreno agricolo, dove Scarantino e Di Maio si erano recati più volte nei giorni scorsi.  La Polizia così documenta che i due uomini, rimasti all'interno di un casolare per diverse ore,  escono caricando due grossi sacchi di plastica neri in auto e dirigendosi, subito dopo, verso Palermo. I poliziotti, a questo punto, decidono di intervenire e di fermarli. All'interno dei due sacchi trovano nove chili di marijuana. Mentre, all'interno del casolare c'era una coltivazione di cannabis con un tecnologico sistema di illuminazione e ventilazione, alimentato con energia elettrica rubata.

I due arrestati sono stati condotti, su disposizione del Pubblico Ministero, presso la casa circondariale Pagliarelli.

Le sono ora orientate verso l'individuazione di eventuali complici e dei destinatari della droga sequestrata, che da una prima analisi effettuata col narcotest, sembra essere di elevato principio attivo.

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