Obiettivo del bando è la realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate attraverso la promozione di progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano, di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, al potenziamento delle prestazioni urbane anche con riferimento alla mobilità sostenibile, allo sviluppo di pratiche, come quelle del terzo settore e del servizio civile, per l'inclusione sociale e per la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, anche con riferimento all'adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.
Il termine di consegna delle domande è stato fissato alle 12 di martedì 26 luglio. L'assessore De Cola ha sottolineato che: “Si tratta di una grande occasione per le città metropolitane con una dotazione di 40 milioni di euro, di cui 18 da destinare agli ex capoluoghi, per combattere il degrado urbano e sociale delle periferie, dotando queste porzioni di città, sotto il profilo urbanistico, economico e sociale, di strutture e servizi che rigenerino il tessuto urbano. Il nostro auspicio è che le energie imprenditoriali cittadine ci aiutino a definire insieme questo percorso di riqualificazione reale delle aree che abbiamo individuato”.
“Nel bando si parla di riqualificazione in senso ampio del termine – ha aggiunto l'assessora Santisi – perché potrebbe sembrare soltanto un progetto urbanistico ed invece c'è una valenza sociale. Il degrado, oltre che ambientale, va inteso come luogo dell'assenza e della perdita di storia, di identità, di regole e legami”. Ai fini della localizzazione degli interventi, l'Amministrazione comunale ha scelto, per la presentazione delle proposte per gli interventi di riqualificazione, gli ambiti territoriali di Gazzi, Fondo Saccà, Giostra, Camaro, Tirone, i villaggi collinari ricadenti o adiacenti ad aree di risanamento, Zona Falcata, Fondo Fucile e Villaggio Santo.
Le tipologie di interventi possono essere ricondotte ad azioni appartenenti alle dimensioni progettuali insediativa (ristrutturazione urbana, riqualificazione spazi pubblici, mobilità sostenibile, potenziamento servizi, nuove funzioni, welfare materiale,…); energetica (standard, materiali,…); ambientale (spazi aperti, connessioni con reti e sistemi ecologici, agricoltura urbana, messa in sicurezza del territorio, …); economica (nuove attività, imprenditorialità giovanile, economia circolare, …); sociale (coesione, integrazione multiculturale, legami centro periferia, inclusione, empowerment, patti territoriali socioeducativi…); istituzionale (partecipazione, azioni di presidio, agenzie di sviluppo,…); e culturale (attività formative/educative/artistiche,…).