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#Messina. Gotha I e II: nuove sconvolgenti rivelazioni del pentito D’Amico

Nell'udienza del processo di appello Gotha I e Gotha II che si è tenuta ieri avanti alla Corte di Assise di Appello, presidente Maria Pina Lazzara, giudice a latere Vincenza Randazzo, così come da richiesta del generale Santi Cutroneo è stato ascoltato il collaboratore di giustizia Carmelo D'Amico.

A precise domande di Cutroneo, D'Amico ha ammesso tutte le perpetrate da parte della mafia barcellonese nei confronti dell'AIAS di Barcellona, confermando quindi le dichiarazioni dell'ex presidente dell'AIAS Luigi La Rosa, che a suo tempo aveva i fatti.

D'Amico ha anche dichiarato che davanti al Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto presieduto da Celi, aveva negato tale circostanza, ammettendo che non era “ancora un collaboratore di giustizia e per difendermi ho detto il falso”.

Il collaboratore di giustizia ha inoltre confermato che l'ordine per il tentato omicidio di Piero Arnò da parte della mafia barcellonese è arrivato da un docente piuttosto conosciuto e ancora a piede libero, che attraverso tale eliminazione doveva insediarsi nell'AIAS come presidente, garantendo proficui guadagni per tutti.

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