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#Messina. Giornata vittime innocenti delle mafie: invito dell’assessore Santisi

Il 21 marzo, inizio di primavera, è una data associata a due tematiche importanti da affrontare con i bambini e le bambine, ragazzi e ragazze dei nostri centri: l'impegno in ricordo delle vittime delle mafie e l'eliminazione della discriminazione razziale.
Si celebra, infatti, la Giornata nazionale della memoria delle vittime delle mafie, istituita dal , il primo marzo di quest'anno, che riconosce formalmente la giornata che l'associazione Libera organizza annualmente e che lo scorso anno si è tenuta proprio a Messina. La seconda ricorrenza è la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, istituita dall'ONU.
Tematica che voi avete già affrontato nei Centri con iniziative diverse, in occasioni simili, e che nella nostra è quanto mai attuale, alla luce della nostra storia e dei più recenti flussi migratori che la interessano e delle  comunità straniere che da tempo vivono e fanno comunità con tutti noi.
In vista del duplice appuntamento di domani, esorto un lavoro – a cui voi avete abituato i giovani cittadini dei nostri centri – di sensibilizzazione e riflessione che va ricondotto anche alla quotidianità, per trasmettere i valori  di una comunità, fondata sulla lotta a tutte le mafie ed ad ogni forma di discriminazione razziale. Nello specifico, credo che bambini e ragazzi possano comprendere il fenomeno complesso come quello mafioso. Non esiste, infatti, argomento, per quanto complicato, che non si possa affrontare a patto di offrire loro percorsi graduali di conoscenza e strumenti efficaci per decodificare la realtà che li circonda.
La giornata è una ulteriore occasione di riflessione sulla legalità, intesa non come un concetto astratto, ma come un insieme di buone pratiche quotidiane come il rispetto di sé stessi e degli altri, l'assunzione di responsabilità e il coraggio di impegnarsi per ciò che si ritiene giusto. In tema di discriminazione razziale, nonostante i progressi, rimane tanto da fare. Ancora oggi, persone di ogni età subiscono l'odio, l'ingiustizia e l'umiliazione a causa del colore della loro pelle, della loro discendenza, della loro origine nazionale o etnica.
Questa discriminazione ha sostenuto nella storia l'oppressione, la povertà, la schiavitù, il genocidio e la guerra. Aiutiamo i nostri ragazzi a contrastare anche il razzismo in rete, considerata la sua ascesa sul web. Nel ringraziarvi per l'impegno che ogni giorno mettete nella relazione con i ragazzi, vi esorto a valorizzare ogni giorno di più il ruolo sociale della vostra funzione educativa.
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