Scagliandosi contro il Governo Crocetta, il sindacato contesta la decisione di mantenere in vita un ente definito “amorfo e privo di risorse umane nonché ostacolo di un generale sviluppo di attività produttive come la cantieristica e le attività commerciali e portuali.
Il segretario provinciale Manuela Mistretta e il responsabile del settore Renato Citraro ribadiscono l'inammissibilità della riesumazione dell'Ente.
Il sindacato chiede anche informazioni su quale sia stato il destino del protocollo d'intesa siglato il 23 aprile dell'anno scorso, quando le aree di competenza dell'Ente Porto furono trasferite all'Autorità Portuale di Messina.
La Federazione Trasporti della Cisl sottolinea, tra l'altro, lo stallo dell'ormai datato Piano Regolatore Portuale mettendo in evidenza la presenza di una “demanialità tanto pregiata quanto degradata che da parecchi anni impedisce la ripresa del water front messinese, umiliando una città che continua a sperare nel rilancio della Zona Falcata”.