La nuova tecnica si chiama Next generation prenatal diagnosis (NGPD). Un'amniocentesi o villocentesi genomica di ultima generazione, già ribattezzata come la super amniocentesi, messa a punto da un gruppo di ricercatori della società scientifica Italian college of fetal maternal medicine. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of prenatal medicine.
“Con la nuova amniocentesi genomica – spiegano i ricercatori – è possibile identificare centinaia di patologie del feto, passando da circa il 7% di malattie ad oggi diagnosticabili con la classica amniocentesi all'80%. Un tempo amniocentesi e villocentesi erano in grado di analizzare solo il numero dei cromosomi – ha sottolineato il segretario generale Sidip Claudio Giorlandino – oggi con la nuova tecnica è possibile studiarne l'intima struttura. Si possono così escludere, oltre alle anomalie cromosomiche più comuni, anche le più gravi e rare patologie genetiche, dalle cardiopatie alle malattie cerebrali, ai nanismi, alle forme di autismo, ai ritardi mentali”.