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Locali della mafia ad Addiopizzo, sabato l’inaugurazione

Lo stabile sequestrato alla mafia e assegnato all'associazione Addiopizzo

La mafia si sconfigge anche assegnando il suo patrimonio accumulato con la violenza ed il sangue ad associazioni che la combattono.

Gesti non solo simbolici che danno chiari segnali al territorio. E così sabato alle 11, saranno inaugurati i locali che il 12 luglio scorso il Comune ha assegnato in comodato d'uso gratuito all'associazione “Comitato Addiopizzo Messina”onlus.

Il Comitato Addiopizzo si è aggiudicato la gara per l'affidamento della gestione settennale con il progetto “Pago chi non paga”, al quale partecipano come partner esterni l'ASAM (Associazione antiracket Messina), la Caritas Diocesana, l'ANPI (Associazione nazionale partigiani d'Italia), il Consorzio Terre del Sole, l'Associazione di volontariato M.O.V. “il Ponte”.

Alla cerimonia sarà presente il presidente del Consiglio comunale Pippo Previti insieme ad altri rappresentanti istituzionali. Nei mesi scorsi, il Comitato Addiopizzo ha pagato con fondi propri  la manutenzione straordinaria dell'immobile. Numerose le attività in programma. Tra queste, uno per il consumo critico con l'esposizione di prodotti “pizzo free” provenienti da terre confiscate o di imprenditori e commercianti che hanno denunciato il , consulenza legale e sostegno psicologico per gli imprenditori ed i cittadini che decidono di denunciare i tentativi di estorsione, sostegno scolastico per i bambini del quartiere, visite didattiche per le scuole, attività culturali come la presentazione di libri e cineforum e la libreria di quartiere.

Il 9 maggio 2011 il Comune aveva preso in consegna l'immobile, che era stato trasferito al patrimonio di Palazzo Zanca il 19 aprile dello stesso anno con decreto dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Contestualmente, era stata avviata la procedura per l'assegnazione in concessione ad associazioni per attività finalizzate alla “cultura della legalità e dei principi della Costituzione, in opposizione al fenomeno delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, al racket, al pizzo ed alle estorsioni”.

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