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Licenziamenti Teseos, il futuro dei lavoratori dipende dall’ASP 5

I lavoratori della Teseos davanti alla sede dell'ASP 5

Per scongiurare i licenziamenti intanto un incontro con il commissario straordinario dell'ASP 5 di Messina Manlio Magistri, poi il resto. A deciderlo durante l'assemblea di questa mattina organizzata al Mandalari dalla Cisl FP  i 101 lavoratori della Teseos.

Incontro che è stato convocato proprio per decidere le azioni da intraprendere per definire il futuro di lavoratori della cooperativa, impegnati nei servizi riabilitativi gestiti dalla , della quale l'ASP 5 detiene il 51%.

“Da troppo tempo -dichiara Calogero Emanuele, della Cisl FP- questi lavoratori sono raggirati e utilizzati senza poter avere un futuro stabile e certo rispetto alla posizione lavorativa. I licenziamenti sono strumentali e ingiustificati. L'ASP non può assolutamente pensare di uscirsene solo invocando le procedure per la dismissione della società.

È vero che la norma prevede che entro il 30 giugno siano attivate le procedure di dismissione della Società Servizi Riabilitativi e che devono concludersi entro il 31 dicembre 2013, ma è assolutamente chiaro che la stessa legge prevede la salvaguardia per le società che erogano servizi a favore dei cittadini. Una norma di salvaguardia da prendere in considerazione, perché i servizi erogati nei comparti socio-assistenziali e socio-sanitari sia in termini giuridico-organizzativi che istituzionali, riconducibili pienamente alla definizione di servizi a favore dei cittadini”.

Per la Cisl FP devono essere riviste le posizioni dell'ASP 5. “Però pretendiamo di conoscere anche la posizione dell'assessore regionale alla Sanità che ancora sta in silenzio -dichiara Emanuele”.

In assemblea si è deciso di avviare tutte le azioni che prevedono la tutela dei lavoratori e la corretta applicazione della normativa “senza lasciare dubbi a interpretazioni che vanno solo in danno ai lavoratori -conclude il segretario generale della Cisl FP di Messina. Tutto deve accadere prima della convocazione da parte dell'Ufficio del Lavoro, che secondo noi dovrà rigettare i preavvisi di licenziamento. Indispensabile invece, attivare contemporaneamente i tavoli tecnici in Prefettura, come richiesto nei giorni scorsi”.

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