La violazione in danno alla società, si è configurata, inoltre, nella totale e immediata chiusura della struttura riabilitativa che il 29/09/2016 non ha consentito ai tesserati di poterne fare uso. Stante i superiori accadimenti, preso atto della preordinata volontà del C.M.S.R. di voler inspiegabilmente recedere dalla convenzione a suo tempo sottoscritta, è stato necessario convocare d'urgenza nuovo professionista – resosi disponibile -, al fine di tutelare l'integrità dei calciatori e nel rispetto delle normative di legge, ancorché federali. Come è noto, la figura del medico sportivo è obbligatoria nelle gare casalinghe, pertanto, al fine di non procrastinare la sospensione della partita contro la Paganese, è stato reso necessario adoperarsi con la massima urgenza ed evitare, peraltro, gravi sanzioni di natura economica. Fermo restando gli aspetti deontologici connessi all'improvviso e ingiustificato diniego da parte dello staff medico sanitario, occorre altresì specificare che le “postille” economiche convenzionate e protocollate in data 24/06/2016 con annesso pagamento della prima rata trimestrale, prevedevano che la decorrenza della seconda rata trimestrale, in carenza di una esatta individuazione del periodo civile e/o solare, fosse determinata a partire dal 01/10/2016.
In ogni caso, tanto per non polemizzare sulla settimana in più o meno che avrebbe causato il ritardo del pagamento, la “frettolosità” di precludere il servizio sanitario è da considerarsi di “estrema gravità” sia sotto un profilo soggettivo che oggettivo, a maggior ragione se si considera che il rifiuto di prestare l'opera fosse a pochi giorni della competizione sportiva che vedeva protagonista l'ACR Messina (gara casalinga del 2/10/2016). Quanto sopra, a precisione e a tutela dell'integrità della società ACR Messina che, d'ora in poi, non accetterà – in nessun contesto – “gratuite” rappresentazioni di eventuali inadempienze, riservandosi di tutelare le proprie ragioni nelle opportune sedi, ivi compresa la vicenda correlata al predetto comunicato”.