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L’assessore Ialacqua ed Enzo Favoino a confronto per “Rifiuti zero”

Uno degli obiettivi più importanti della Accorinti è l'obiettivo “rifiuti zero”. E così questa mattina l'assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua si è incontrato con Enzo Favoino, coordinatore del Comitato Scientifico Rifiuti Zero Europa, membro del Board della Zero Waste International Alliance e del Comitato Scientifico della legge popolare “Rifiuti Zero”, docente della Scuola Agraria di Monza e tra i massimi esperti europei per la gestione dei rifiuti.

“Per la strategia rifiuti zero -ha puntualizzato l'assessore Ialacqua- la raccolta domiciliare avrà un ruolo decisivo, anche se ci sarà una fase transitoria perché non è possibile coprire tutto il territorio comunale in pochissimo tempo.

Sono tuttavia necessari impianti per il trattamento dell'umido e della frazione residua e quelli per la separazione del secco. L'impiantistica prevista e realizzabile a Messina entro breve termine potrà e dovrà adeguarsi alla nuova organica politica dei rifiuti, sempre mancata nella nostra città. Si è trattato di un incontro proficuo e molto interessante -ha concluso Ialacqua- per chiarire aspetti, funzioni e procedure per arrivare ad un utilizzo ottimale della raccolta differenziata e del servizio domiciliare porta a porta“.

Sulla stessa lunghezza d'onda, neanche a dirlo, Favoino. A consolidare questo percorso comune anche una tra l'amministrazione di Messina e la Scuola Agraria di Monza e la previsione di incontri per perfezionare l'attuazione della Strategia Rifiuti Zero, grazie alla quale la città dello Stretto si inserirebbe in un circuito internazionale per un futuro sostenibile.

Presenti all'incontro anche il della Rete Rifiuti zero Messina Beniamino Ginatempo, i commissari liquidatori di Messinambiente Armando Di Maria (con i dirigenti Lisi, Miloro e Corrieri) e dell'Ato3 Michele Trimboli.

Dopo l'incontro a Palazzo Zanca Favoino ha anche effettuato un sopralluogo al depuratore di Mili insieme al presidente dell'Aamam Alessandro Anastasi e il direttore generale Luigi La Rosa, per verificare l'ipotesi di utilizzo dell'impianto di digestione anaerobica per il trattamento della frazione umida.

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