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L’arte tra le nuvole

Una piccola parentesi trasgressiva, tanto per mantenere ancora alte le di un'estate ormai in procinto di salutarci. Che sia o meno questa l'idea con la quale la Galleria Orientalesicula ha deciso di ospitare l'esposizione “L'arte tra le nuvole”, l'occasione per poter ammirare le splendide e conturbanti tavole di tanti fumetti di serie B c'e' e deve essere colta. 

Fino al 12 sarà possibile ammirare queste opere, in gran parte tempere messe a disposizione dal collezionista Max Massimiliani che può far sfoggio, tra le altre, di tavole del dylandoghiano Corrado Roi, del grande Magnus o di un esordiente Milo Manara, alle prese con quel genere molto popolare in Italia negli anni '70 di cui tutto si puo' dire tranne che sia castigato. 

Nonostante infatti ci siano tavole di fumetti di genere giallo, poliziesco, fantascientifico o anche western, i B-comics del tempo che andavano per la maggiore erano soprattutto quelli che avevano per protagoniste le spesso discinte eroine del genere erotico. 

Moralismi a parte, risulta davvero difficile negare la bellezza di queste opere, che forse avevano ed hanno il difetto di scadere un po' troppo spesso nel cattivo gusto, ma in fondo solo per coloro che vogliono vedere la morbosità a tutti i costi. 

Scendendo un po' piu' nel dettaglio, la consente di ammirare tavole di personaggi noti anche al pubblico non appassionato,come Satanik, Zora o Vampirella, per tacere del celeberrimo Lando, che se nelle fattezze ricordava Celentano, nel nome richiamava apertamente il celeberrimo Lando Buzzanca. 

Da notare, che mentre il secondo prese le distanze dalla cosa, il “molleggiato” dichiarò di leggere quegli albi ricchi di spunti comici e divertenti. Meno liete di simili omaggi furono molte signore dello schermo e della radio come le splendide Ornella Muti, Catherine Deneuve o Patty Pravo, che vedendosi ritratte nei panni di eroine che, nella migliore delle ipotesi possono definirsi poco serie, ricorsero addirittura alla magistratura. 

L'elenco di personaggi famosi finiti loro malgrado a vestire panni di tal genere non si ferma certo qui, ma chi scrive preferisce invitare i lettori a scoprire di persona tutte queste “guest star” piuttosto che stare qui a stilare un triste elenco. I disegni, malizia a parte come già detto, sono davvero splendidi e le esplosioni di colore e vitalità di alcuni potrebbero perfino spingere qualcuno a privarsi di qualche biglietto da cento euro per assicurarsi un'opera forse non eccelsa, ma suggestiva e stuzzicante al punto giusto.

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