I sette, sotto scorta, sono stati trasferiti a Porto Empedocle, dove sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e successivamente sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Agrigento, a disposizione della Procura della Repubblica.
Secondo la meticolosa ricostruzione, effettuata dalla Squadra Mobile, coordinata in loco dal vice dirigente Vincenzo Di Piazza, intorno alle 23 circa di martedì, i fermati avrebbero iniziato a inveire contro gli altri migranti sub-sahariani ospiti del Centro, anche sotto la minaccia di bottiglie di vetro in frantumi e armi improprie. Subito dopo, avrebbero dato alle fiamme, in due differenti punti del padiglione, dei materassi, consapevoli della presenza di alcuni migranti e del grave pericolo cui incorrevano. Inoltre, durante le fasi della loro individuazione, avrebbero reagito con violenza agli operatori delle forze dell'ordine.