Come è nata questa sua passione? “Da ragazzo ero appassionato sia di musica che di pop art così piano, piano ho iniziato a mettere insieme una piccola collezione. Alcuni dei pezzi esposti a Messina sono miei”.
Si ricorda qual è il primo pezzo che ha acquistato? “Certo, una cosa del genere non si dimentica mai. A 16 anni ho comprato il disco dei Velvet Undergroud, la cui copertina è stata disegnata proprio da Andy Warhol, grande appassionato di musica. Poi, man mano che me lo potevo permettere, sono venuti gli altri pezzi”.
Ci sono precedenti di passioni per l'arte o di collezionismo in famiglia? “Per niente. Mio padre è camionista e mia madre è casalinga. L'unico con questo pallino sono io, che ho un'agenzia di marketing e faccio il pubblicitario. Proprio come Warhol prima che si concentrasse solo sull'arte”.
Come mai a distanza di tanti anni il fascino della pop art resiste intatto? “Credo dipenda anche dal periodo in cui è nata e si sviluppata, che erano anni di grande fermento artistico e culturale che ci portiamo dietro ancora oggi. La pop art ha superato il proprio tempo ed ancora oggi siamo influenzati dai movimenti di allora”.
Che seguito c'è in Italia per questo fenomeno artistico? “Come sempre in questi casi, c'è una piccolissima parte di intenditori e studiosi. Tutto il resto è un fenomeno di massa. Se in città arriva una mostra su Warhol in pochi ammettono di non esserci andati”.
Da cosa dipende questo interesse per Warhol? “Intanto è un artista che ha il 92% di riconoscibilità: altissimo. E questo grazie al suo genio innovativo. Venendo dalla comunicazione, da ex pubblicitario aveva puntato sull'ossessione per la ripetizione per fissare il momento, l'attimo e questa intuizione ha decretato un successo che dura ancora oggi”.
Messina come ha risposto a questa mostra? “In maniera strabiliante. Gli organizzatori dell'Ente Fiera mi hanno detto che anche rispetto alle mostre degli anni precedenti, che pure avevano toccato punte notevoli di affluenza, il numero di visitatori di quest'anno è stato altissimo. Al punto che stiamo già ipotizzando ad un evento per l'anno prossimo che comprenda non solo Warhol ma anche altri esponenti di rilievo della pop art”.