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La congiura della pietra nera

La congiura della pietra nera 

Paese: , Taiwan, Cina-Hong Kong

Genere: Wuxia

Durata: 108 minuti

Regia: John Woo, Chao-Bin Su 

Con l'avvicinarsi di Ferragosto arriva la bassa marea di titoli, tuttavia il mercato asiatico ci viene in soccorso con questa pellicola di Chao-Bin Su, realizzata con la collaborazione dell'arcinoto John Woo. 

Shi Yu è la migliore assassina della banda della Pietra Nera, un gruppo di banditi e killer. Decide di smettere con quella vita e per dimostrarlo nei fatti decide di riportare i resti di un buddista alla sua tomba. Le spoglie mortali del monaco sono molto preziose, perché si dice che chiunque le possegga possa ottenere il potere assoluto e il dominio nel mondo delle arti del combattimento, ma la sua ex banda si mette sulle sue tracce. 

Per non farsi ritrovare, Shi Yu si fa modificare il viso e cambia nome in Zeng Jing. Una volta nella capitale si innamora di un giovane e lo sposa, ma la Pietra Nera la ritrova… 

Siamo di fronte ad una classica storia di cappa e spada cinese, un perfetto mix di arti marziali e magia al servizio di una storia sul folklore e la tradizione cinesi, guarnita da una straordinaria, scenografie perfette e coreografie mozzafiato. In questa pellicola c'è tutto questo, ma purtroppo non molto altro. 

Infatti il film, pur essendo un degno rappresentante del genere, non ha niente di più, manca quel quid capace  di far spiccare la pellicola per qualcosa. Il risultato è quello di avere l'impressione di averlo già visto decine di volte. “Dejà vu” è decisamente la parola adatta per descrivere questo pur rispettabilissimo lungometraggio. Consigliato ai novizi del genere Wuxia.

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