Alle ore 18,30, nell'atrio del Monte di Pietà, la Banda musicale della Brigata Meccanizzata “Aosta” aprirà la cerimonia. A seguire alle 19 il sindaco Renato Accorinti offrirà il cero votivo a nome dei messinesi e pronuncerà l'atto di affidamento alla Santa, dopo la lettura del decreto del Senato di Messina, a cura della presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile.
Questo è il testo della promessa: “Noi qui rappresentanti il popolo messinese alla tua presenza o dilettissima Santa Eustochia Smeralda, in questo giorno dedicato all'Ostensione del tuo corpo incorrotto, rinnoviamo con viva fede i Voti tramandatici dai nostri Padri. Tu che sei stata sempre vigile e attenta protettrice della tua e nostra città, materna soccorritrice dei tuoi concittadini, continua a preservarci da ogni pericolo, ad esserci guida nei nostri progetti, aiuto sicuro nella soluzione dei tanti e complessi problemi che ci impegnano ogni giorno nel servizio della nostra città. Insegnaci a superare con la tua stessa umiltà e forza gli eventi contrari e le incomprensioni e aiutaci a realizzare una città sempre più umana, prospera, giusta. A Te dunque affidiamo con animo devoto il presente e il futuro della nostra città, noi stessi, le nostre famiglie, i nostri anziani, i nostri giovani, i nostri bambini, tutte le nostre speranze. Implora su tutti abbondanti grazie e benedizioni celesti”.
La cerimonia si concluderà con la solenne Celebrazione eucaristica, presieduta da S.E. l'arcivescovo Mons. Calogero La Piana, e successivamente il sindaco raggiungerà la Chiesa di Montevergine per rendere omaggio alla Santa.
L'offerta del cero di 38 libbre lavorate fu sancita dal decreto del Senato di Messina del 2 luglio 1777, firmato da Giovanni de Salamone, Giovanni Battista Lazzari, Piero Luigi Donato, Giuseppe Denti, Giuseppe Barone Cianciolo e Domenico Carmisino, “perché questi nostri decreti votivi – si legge nel documento – possano con qualche segno esprimersi che segua vicino la sublimità della tua gloria e i tuoi auspici per la Patria, stabiliamo e ti promettiamo impegnandoci per tutto il popolo di Messina e sfidando le ingiurie del tempo, di venire ogni anno a visitare questo sacro tempio il giorno 22 agosto, sacro all'ostensione del tuo corpo, o il giorno 20 gennaio della tua felicissima morte”. Dopo un'interruzione a partire dal decennio 1860-1870, la tradizione è stata ripresa nel 1957, con il sindaco di allora Michelangelo Trimarchi.