Le risultanze investigative dei Carabinieri hanno appurato, così come scritto dal GIP nella propria ordinanza come i conviventi, in concorso tra loro e non impedendo all'altro di perpetrare atti violenti nei confronti della piccola, la maltrattavano, con l'aggravante di aver commesso gli abusi nei confronti di una minorenne, cagionandole al contempo lesioni personali, anche in questo caso aggravate perché il fatto era commesso da più persone insieme.
Successivamente il tribunale per i Minori di Messina, con apposito decreto e su richiesta della Procura per i Minori, ha sospeso in via d'urgenza la responsabilità genitoriale della madre sulle due figlie di 8 e 6 anni, vietandole di poterle incontrare. Espletate formalità di rito i de sono stati condotti nel carcere di Messina Gazzi, a disposizione della magistratura.
Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti, perché conducono a un immediato intervento in loro tutela. L'immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche a una specifica preparazione professionale nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.