Le Fiamme Gialle, inoltre, hanno notificato agli indagati anche un provvedimento di sequestro di beni mobili e immobili e denaro depositato in conti correnti bancari per un importo complessivo di oltre 300.000 euro. Il patrimonio, individuato al termine di specifici accertamenti economico-finanziari, è stato ritenuto essere il profitto dell'attività illecita posta in essere nel corso del tempo. Durante le indagini è emerso anche che il padre, essendo agli arresti domiciliari, aveva dato incarico al figlio di proseguire nella illecita attività facendogli fissare appuntamenti, eseguire reiterate visite alle vittime e, talvolta, farle accompagnare presso casa propria.
Le accurate investigazioni e le molteplici dichiarazioni raccolte, hanno permesso di tracciare dettagliatamente il sistema criminoso posto in essere dagli indagati, che in maniera continuativa dal 2014 al 2016 hanno elargito finanziamenti a tassi usurai, quantificati complessivamente in 165.000 euro. L'operazione eseguita dalla Guardia di Finanza rientra nell'ambito della delicata e rilevante attività di contrasto alla criminalità economica e finanziaria, con l'obiettivo di individuare e aggredire i patrimoni illecitamente accumulati e detenuti.